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L'intervista a un candidato
I programmi dei candidati, anche di schieramenti diversi, fatta eccezione per quelli razzisti e classisti sono spesso vaghi e quasi intercambiabili. Abbiamo voluto porre, su temi concreti e strettamente regionali, le seguenti domande a Gianni Cassina, imprenditore brianzolo, consigliere della C.C.I.A.A. di Monza, consigliere di ASSINTEL (Associazione imprese informatiche), consigliere del Parco regionale della Valle del Lambro (per chi vuole saperne di più rimandiamo al sito: www.giannicassina.it ), che si candida per Penati presidente della Regione Lombardia, nella lista Idv.
Francesco Achille


Caro candidato,
riteniamo che i punti sotto indicati rappresentino gli interventi prioritari per il sostegno e la crescita delle micro e piccole imprese (mpi) del territorio lombardo. Su di essi vorremmo conoscere la tua posizione e le azioni che hai già compreso nel tuo programma:
Burocrazia, gare e appalti.
Informatizzare e snellire la burocrazia, affrancando l'imprenditore e il cittadino dai lunghi percorsi amministrativi costellati di scartoffie, dovrebbe essere il primo obiettivo di ogni amministratore pubblico e in particolare dei consiglieri regionali che si riuniscono in un organismo legiferante, in grado cioè di promulgare leggi “in favore” della collettività.
Come cittadino mal sopporto leggi che richiamano altre leggi, l'ossessiva invadenza del pubblica amministrazione nella sfera privata e l'eccessivo utilizzo di documenti che, troppo spesso, non documentano, quasi sempre, aria fritta.
Come imprenditore mi sono fatto l'idea che, applicando gli usuali strumenti informatici e evitando ridondanti atti amministrativi, sia possibile facilitare i rapporti del cittadino con la P.A. e rendere ancora più competitive le nostre Imprese.
Per le gare e gli appalti credo che si debba dare piena applicazione ai principi dello Small Business Act europeo, già recepiti dal Governo, anche in ambito regionale e locale, affinché Expo 2015 diventi un'opportunità concreta di lavoro, anche e soprattutto per le piccole imprese.
Regole di mercato.
Serve un impegno nell'applicazione delle regole di mercato, per quanto di competenza delle funzioni regionali e in accordo con il sistema delle Camere di Commercio, riscrivendo ex novo quelle superate dall'incalzare dell'innovazione e dei mercati.
Su questo tema ritengo indispensabile la costituzione di un unico assessorato dedicato allo sviluppo dell'impresa, che individui e coordini tutti gli interventi a favore delle pmi e coinvolga le sue Associazioni di rappresentanza, senza distinzione alcuna.
Pagamenti, fisco e credito - Il nuovo Consiglio regionale dovrà intervenire in modo deciso su questi temi, per regolamentare e innovare i rapporti con le pmi e particolarmente dovrà definire e ridurre i termini di pagamento da parte degli enti pubblici regionali alle imprese fornitrici, che oggi sono penalizzanti oltre che ingiustificati.
Si dovrà anche intervenire sull'Irap, tassa ingiusta e ingiustificata, per abbassare il peso fiscale che grava sulle imprese e, per quanto riguarda il credito, dovrà sviluppare interventi di microcredito anche a sostegno delle piccole Imprese e dell'occupazione.
Innovazione, conversione e green economy.
Le pmi sono il vero e grande motore della Lombardia e da sempre, con una interminabile serie di produzioni innovative e specializzate, hanno saputo dotarsi di filiere specialistiche adeguate.
La concorrenza dei paesi emergenti ha reso meno competitivi alcuni segmenti delle produzioni nostrane e ovviamente ha penalizzato le imprese lombarde, che tuttavia sono inclini a “fare sistema” e riconvertire i processi produttivi molto rapidamente.
Ovviamente gli imprenditori lombardi, specialmente le piccole imprese artigiane che rappresentano l'ossatura del sistema produttivo regionale, non devono essere lasciati soli; il nuovo Consiglio regionale dovrà destinare risorse per qualificare e specializzare le pmi attraverso percorsi formativi di innovazione gestionale e di prodotto, anche in un'ottica di sviluppo/export verso i mercati esteri.
Infrastrutture.
La Lombardia oggi ha un sistema infrastrutturale incompatibile con le ambizioni imprenditoriali e di sviluppo dei Lombardi.
Il ritardo accumulato con anni di discussioni interminabili e inconcludenti ha letteralmente imballato l'intero sistema, creando danni incalcolabili e bloccando di fatto sia la progettualità che la realizzazione di adeguate infrastrutture.
Questi ritardi hanno prodotto danni devastanti, tanto che ora, per realizzare la Pedemontana con almeno trent'anni di ritardo non si può fare altro che costruirla in adiacenza alle linee ad alta tensione, poiché una lunga stagione di urbanistica priva di obiettivi condivisi, ha generato un caotico uso del suolo.
Il nuovo Consiglio regionale dovrà trovare celermente le risorse per sviluppare un moderno sistema di mobilità che sostituisca, con mezzi moderni e veloci, gli arcaici convogli delle tramvie e ferrovie metropolitane, regionali e locali, molti dei quali viaggiano ancora su percorsi a binario unico, ampiamente dotati di passaggi a livello e perciò penalizzanti sia per la percorrenza dei convogli, che per la circolazione stradale.
Per il trasporto e la distribuzione delle merci, il raggiungimento di obiettivi opportunamente progettati e pianificati produrrebbe benefici inimmaginabili se, per le piccole e medie imprese di trasporto e per l'utenza, si realizzassero progetti specifici quali la creazione di un sistema intermodale di mobilità metropolitana delle merci all'interno di un'ampia e unica cabina di regia della Amministrazione regionale.
Per concludere, vorrei ricordare la caparbia capacità dei piccoli e medi Imprenditori lombardi di realizzare prodotti innovativi in ogni settore, quale la meccanica, l'arredamento, il tessile e l'alimentare. Innovare, brevettare e vendere sono scritti nel dna dei nostri Imprenditori , che non devono perdere la fiducia e devono trovare nel Consiglio regionale un organismo legiferante capace di amplificare le loro capacità imprenditoriali e di porre le basi per una nuova stagione di prosperità.

Un nome in più da mandare in Regione con Penati.
Francesco Achille


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  25 marzo 2010